Paolo Gentiloni ha fatto il
bando sul WiMax. Paolo è uno che non ha tempo da perdere. E’ sempre al
tennis con il suo amico Ermete e nei momenti di relax è immerso nella lettura di Liala. Ha fatto carriera, da
portavoce di Rutelli al Comune di Roma è diventato ministro delle Comunicazioni. Un ministero che richiede grande impegno e competenza. Paolo conosce i suoi limiti. Le
leggi e i
bandi li fa scrivere agli addetti del settore:
- per la deroga dei termini del
digitale terrestre ha telefonato a Confalonieri che gli ha dato un paio di dritte. Ora
Fede non ha nulla da temere: non diventerà digitale fino al 2012.
Rete4 è salva- per dare nuovi
contributi alla stampa e
tappare la bocca ai blog ha usato un prestanome. Dato che Paolo è il prestanome di Rutelli, si tratta quindi di un
presta-prestanome, il mitico Ricardo (con una c sola) Levi. La
Levi-Prodi, scritta sotto dettatura di Berlusconi e De Benedetti, lui non l’ha letta. L’ha anche
confessato ai 700.000 blogger italiani e ha detto che in futuro sarà più attento
- per il
WiMax, la tecnologia che trasmette a 50 chilometri con costi di impianto molto bassi che dovrebbe risolvere il problema dell’
ultimo miglio, Paolo ha avuto un’intuizione straordinaria: chi meglio dei responsabili del nostro
digital divide può risolvere il problema del digital divide? Dopo un rapido consulto con Telecom, Vodafone, H3G e Wind ha deciso di farli partecipare al bando. “Per incrementare la competizione nelle telecomunicazioni”
ha spiegato. Le frequenze per il WiMax di proprietà dello Stato saranno consegnate ai responsabili del ritardo dell’Italia che, secondo i dati dell’Unione Europea, è
sotto la media dell’Europa allargata dei 27. Per facilitare l’ingresso dei grandi operatori Paolo ha fissato il prezzo d'asta complessivo di tutte le licenze WiMax in
45 milioni di euro. Un’elemosina per lo Stato. Un prezzo così basso era giustificabile per fare entrare nuovi operatori, come è successo in
Francia, non per i soliti noti che guadagnano miliardi di euro. Dopo la pubblicazione del bando, preso dall’entusiasmo per aver
superato Gasparri, Paolo ha dichiarato: “Il Governo conferma così gli impegni a ridurre il divario digitale ancora presente in molte Regioni italiane".
Grazie a un
ricorso della società MGM che non vuole l’ammissione degli operatori UMTS (quelli attuali) alla gara il bando WiMax ha subito un colpo d’arresto. Proviamo noi a dargliene uno mortale con una petizione alla Comunità Europea.
Firmate la petizione e diffondete il box di Anti Gentiloni Divide in Rete come un virus
Dal Blog Di Beppe Grillo